La giornata di formazione sull’incongruenza di genere dal titolo: “L’incontro psicologico con le persone trans* e non-binary” si è svolta sabato 21 novembre con una grande partecipazione di pubblico: il collegamento su zoom ha registrato una media di 300 persone collegate dalle 10 di mattina alle sei del pomeriggio. La giornata è stata inaugurata dai saluti di Laura Grignola, direttore, docente e didatta della Sede Genovese della Scuola di Psicoterapia Comparata, che ha indirizzato da subito il discorso verso la ricerca di una complessità, contro ogni semplificazione e riduzione epistemologica e clinica.

Ai saluti ha fatto seguito l’intervento di Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, professore ordinario di psicologia dinamica e clinica, che ha proposto una storia delle categorie diagnostiche dell’incongruenza di genere, portando l’attenzione sull’eterogeneità delle presentazioni identitarie incongruenti di genere, e definendo termini e definizioni utili alla discussione generale. Guido Giovanardi, psicologo clinico e assegnista di ricerca, collaboratore di Lingiardi presso il Dipartimento di psicologia dinamica e clinica della Sapienza Università di Roma, ha fatto il punto sullo stato delle ricerche relative all’incongruenza di genere in età evolutiva, approfondendo alcuni temi al centro di dibattiti animati nella comunità scientifica (ad esempio l’uso degli ormoni bloccanti ipotalamici per la sospensione della pubertà).

Dopo di lui, Alessandra Fisher, endocrinologa, dirigente medico del centro sull’incongruenza di genere dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, ha raccontato il lavoro che si svolge all’interno di una delle cliniche specializzate più importanti in Italia, presentando nel dettaglio il percorso di transizione medico-psicologico che gli utenti compiono nel centro.

Dopo la pausa pranzo, la giornata è ripresa con gli interventi di Antonia Caruso, attivista trans/femminista, editrice e editorialista, e di Fau Rosati, attivista transfemminista queer e dottorand* del Dipartimento dei processi di sviluppo e socializzazione della Sapienza Università di Roma. Le loro presentazioni si sono concentrate sui vissuti personali dei propri percorsi trans* e non-binary, e sulle loro opinioni in merito alle buone pratiche per una psicoterapia che non sia imposta, ma liberamente scelta dal soggetto con incongruenza di genere. Dopo i loro interventi, Guido Giovanardi, in veste di chairperson della giornata, ha intervistato Domenico Di Ceglie, fondatore ed ex direttore del Gender Identity Development Service (GIDS) presso la Tavistock Clinic di Londra, uno dei centri specializzati sull’incongruenza di genere in età evolutiva più importanti a livello mondiale. Di Ceglie ha raccontato la storia del servizio e della sua utenza, portando il caso di un adolescente seguito all’inizio degli anni ’90, e ragionando sulle trasformazioni attuali del centro clinico.

La giornata infine si è chiusa con il racconto della lunga psicoterapia psicoanalitica svolta da Emanuela Mundo con una donna trans. Per motivi familiari la dott.ssa Mundo, psichiatra e psicoanalista, non ha potuto partecipare alla giornata, e la lettura del caso è stata eseguita da Guido Giovanardi. Ogni intervento si è concluso con una vivace discussione partecipata dal pubblico, rimasto numeroso fino alla fine. È stata una giornata di vero scambio e dialogo culturale e scientifico tra realtà accademiche, centri specializzati, e persone trans* e non-binary, ricca di spunti per la formazione professionale di psicologi e medici sul tema dell’incongruenza di genere.